Centro Storico di Urbino
“Non siete mai stati a Urbino? Se continuerete a rispondere di no, dovrete sentirvi in colpa, perché vi mancherà una dimensione della civiltà italiana. E questo lo si dice non soltanto per quello che è il suo patrimonio artistico, no, lo si dice per quella che è la fisionomia stessa della città, per la sua aria, per la straordinaria bellezza della sua terra. Urbino è un paesaggio incantato.” (Carlo Bo)
L’aspetto della città è giunto intatto fino a noi e rappresenta il vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che ne fanno un luogo del tutto eccezionale.
Durante la sua breve supremazia culturale, la città ha attirato alcuni dei più illustri eruditi e artisti del Rinascimento che hanno creato un complesso urbano d’eccezionale omogeneità, influenzando lo sviluppo culturale del resto d’Europa.
Iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco:
Kyoto (Giappone), 30 novembre-5 dicembre 1998
Criteri iscrizione
(ii): durante la sua breve
supremazia culturale, Urbino ha attirato alcuni dei più illustri studiosi e artisti del Rinascimento, che hanno creato un complesso urbano di eccezionale omogeneità, la cui influenza si è largamente
estesa al resto d’Europa;
(iv): Urbino rappresenta un vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, così armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che la città
diventa del tutto eccezionale.
TESTO tratto da https://www.sitiunesco.it/?p=32
URBINO
L'antica capitale del ducato montefeltresco
(35 km da Pesaro) sorge sulla cima di due colli e lungo le loro pendici con i tetti delle case e delle chiese digradanti verso Porta Lavagine a nord-est e verso Porta Valbona a sud-ovest. È una
delle maggiori mete del turismo artistico mondiale, per la sua storia e per i tanti monumenti e opere d'arte in essa contenuti.
Ha origini antichissime, ma si ha documentazione solo a partire dal III secolo a.C., quando Urvinum Mataurense assunse la dignità di municipio romano (resti di mura e del teatro).
La posizione strategica ne favorì il coinvolgimento nelle lotte che caratterizzarono il periodo feudale, quando si schierò dalla parte dei ghibellini e Antonio da Montefeltro, sedando a Roma una
rivolta contro l'imperatore Federico Barbarossa, conquistò sul campo il titolo di conte e la carica di vicario imperiale di Urbino (anno 1155). Fu l'inizio del legame della città con la dinastia dei
Montefeltro durato, pur con momenti difficili e contrastati, fino all'estinzione della stessa. I primi contatti con il mondo dell'arte si ebbero al tempo del conte Guidantonio, quando nel 1416 i
fratelli sanseverinati Lorenzo e Jacopo Salimbeni furono chiamati ad affrescare l'oratorio di S.Giovanni, seguiti dall'eugubino Ottaviano Nelli e dal ferrarese Antonio Alberti
che ad Urbino lasciarono più di un'opera. Dopo la morte di Guidantonio (1443) e l'assassinio del giovane Oddantonio (1444), fu però soprattutto con Federico II da Montefeltro, prima conte e poi duca,
che Urbino raggiunse il massimo del suo splendore artistico, soprattutto dopo la raggiunta supremazia territoriale dei Montefeltro, definitivamente strappata alle ambizioni espansionistiche dello
sconfitto Sigismondo Malatesta (1463). Fu per volontà del duca Federico che la vecchia dimora medievale dei Montefeltro fu ampliata e abbellita da Luciano Laurana prima e da Francesco di Giorgio
Martini poi, fino a diventare lo splendido Palazzo Ducale, capolavoro assoluto (con i suoi 'Torricini' e con il suo 'Cortile d'Onore') dell'arte rinascimentale e oggi sede della
prestigiosa Galleria Nazionale delle Marche che ospita capolavori assoluti come la "Flagellazione" e la "Madonna di Senigallia" di Piero della Francesca e la "Muta" di
Raffaello Sanzio. Un'autentica reggia in cui vive eternata la memoria del duca Federico con quella del figlio Guidubaldo e della loro splendida Corte; di sala in sala, dal 'Salone del Trono' fino a
quell'unicum che è lo 'Studiolo del Duca' con il suo splendido rivestimento ad intarsi e la serie dei ritratti degli "Uomini illustri". È però anche girando per Urbino, lungo le sue ripide strade e
stradette, che si incontrano tutte le tessere di un mosaico urbano che reca i segni di una lunga storia artistica e culturale: dalla mole neopalladiana della Cattedrale, ricostruita dal Valadier dopo
il terremoto del 1784, al magnifico portale in travertino (con la copia della lunetta di Luca della Robbia) della chiesa di S.Domenico, dalla medievale chiesa di S.Francesco con il bel campanile
gotico cuspidato e la grande pala d'altare di Federico Barocci, all'oratorio di S.Giuseppe con il famoso 'Presepe' del Brandani, da Palazzo Albani (secoli XV-XVIII) alla
vicina chiesa di S.Spirito (sec. XVI), alla casa natale di Raffaello sede dell'omonima Accademia istituita nel 1869. Più in alto la Fortezza Albornoz dai cui spalti la
vista spazia in direzione del Palazzo Ducale con i suoi 'Torricini', ma anche verso le colline più prossime come quella dominata dalla quattrocentesca chiesa di S.Bernardino, sede del Mausoleo dei
Duchi. E ancora, scesi a valle, lo splendido panorama urbano che si gode da Borgo Mercatale con l'incombente volume semicilindrico che racchiude la quattrocentesca Rampa elicoidale di Francesco di
Giorgio Martini, sovrastata dalla mole ottocentesca del Teatro 'R. Sanzio' e, ancora sopra, dalle absidi, dalla cupola e dal campanile della Cattedrale, affiancate dai finestroni del giardino pensile
e del monumentale fronte occidentale del Palazzo Ducale. C'è poi infine la Urbino città degli studi, quella della Libera Università e del suoi moderni Collegi e quella dell'Istituto Superiore per le
Industrie Artistiche (ISIA), ospitato all'interno del monumentale ex monastero di S.Chiara, e quella ancora della cosiddetta 'Scuola del Libro' con la sua meritata fama di fabbrica di talenti
artistici nel campo della grafica e delle varie tecniche incisorie.
Ogni anno, in agosto, Urbino celebra se stessa con la Festa del Duca: una rievocazione in costume per le vie del centro a cui partecipano saltimbanchi e mangiafuoco, culminante nella sfida fra contee
alla presenza della Corte ducale.
Testo tratto da http://www.turismo.pesarourbino.it/elenco/comuni/urbino.html