Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese: il “bel Pese” dove si dice “sì”. Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell’Umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante […] l’altro viaggio di Dante: quello in Italia. […]
L’Italia è nata dalla cultura e dalla bellezza. Dai libri e dagli affreschi. È nata da Dante e dagli altri scrittori venuti dopo di lui […] E’ nata da Giotto […] è nata dagli altri artisti che da Dante furono ispirati […]
Dante non è soltanto il padre della lingua italiana […] Dante è anche il padre dell’Italia […] Per Dante l’Italia è un sogno. Un paradigma di cultura e di bellezza. Ma non è un’entità astratta; è carne, è sangue, è terra. […] E’ “il bel paese”, definizione inventata da lui. Il Paese in cui si dice “sì”. Unito dalla fede cristiana e dall’amore per il bello. L’Italia è l’erede della grande cultura latina, della Roma imperiale […]
Perché la Divina Commedia può essere letta come un viaggio in Italia […]
(da “A riveder le stelle” di Aldo Cazzullo, Mondadori 2020)
Attraverso la Divina Commedia è possibile visitare la “Provincia Bella”, con le sue bellezze naturalistiche, paesaggistiche e storico artistiche, dalla Massa Trabaria, a Fonte Avellana, da Fano a Gradara passando per Fiorenzuola di Focara, San Leo, il Montefeltro e Casteldelci. Tra torri, monasteri, castelli e paesi , tutti luoghi in cui si sono svolti fatti che hanno segnato la vita del sommo poeta, come il Castello della Pieve, o dove è stato ospite, o dove sono avvenuti fatti raccontanti nella sua massima opera poetica.
Castello della Pieve (Mercatello sul Metauro)
Eremo di Santa Croce di Fonte Avellana
Fano
Fiorenzuola di Focara
Gradara
San Leo
Montefeltro (Urbino , Carpegna, Casteldelci